mercoledì 18 marzo 2015

Anteprima "Occhi di Ruben" di Azzurra Targa e intervista con l'autrice


 

Bentornate amiche lettrici e buon mercoledì!! Oggi vi vogliamo parlare di una giovane  scrittrice e del suo romanzo d’esordio!

Iniziamo con una piccola intervista all’autrice: Azzurra Targa

Ciao Azzurra, benvenuta nel nostro piccolo blog e grazie per esserti prestata a parlarci un po’ di te e del tuo romanzo d’esordio.
Buongiorno a tutti, ringrazio voi per l'invito!

-Chi è Azzurra Targa?
Bella domanda!
Gli ultimi anni sono stati meditativi in questo senso. Ho lavorato molto su me stessa, confrontandomi serenamente con i miei limiti e le mie paure. Penso di essere un'attenta osservatrice e una persona tenace, romantica e fiduciosa nel futuro.
Diciamo che, per il momento, ho capito chi non voglio essere e chi si vorrei diventare.



-A quale età ti sei avvicinata alla lettura e quale influenza ha avuto?
La lettura è una costante della mia vita... ho letto ancor prima di saperlo fare! Sembra un paradosso, in realtà mia sorella maggiore leggeva per me durante l'infanzia, finché non ho imparato a cavarmela da sola.
È il mio modo per evadere dalla quotidianità, per conoscere il mondo e per 'indossare gli occhi' di esistenze altrui.

-C’è qualche libro e personaggio che ti è entrato nell’anima?
Senza dubbio, Eliza Sommers: l'eroina de 'La figlia della fortuna' di Isabel Allende. Le devo molto.
-Parliamo di “Occhi di Ruben”; com’è nata l’idea di scrivere questo romanzo?
È stata una decisione combattuta. Avevo letto 'La Mano Negra in Colombia': il 'diario' del viaggio compiuto dalla band i Mano Negra; scritto da Ramon Chao, padre del famoso Manu Chao.
Alla fine del loro percorso è cominciato il mio. Ho iniziato a documentarmi, a studiare la storia moderna colombiana, a visitare (anche se virtualmente) quei luoghi sconosciuti. Ho riflettuto a lungo prima di scrivere e di cimentarmi in un'impresa tanto complessa. Poi, non ho saputo resistere alla tentazione.

- Cosa troveranno i lettori al suo interno?
La storia d'amore tra due ragazzi culturalmente diversi. Due percorsi di vita opposti, seppur simili. Il quadro, che farà da filo conduttore a un intreccio articolato, ricco di incognite e colpi di scena. I protagonisti saranno accompagnati da una carrellata di svariati personaggi, pronti a supportarli nelle loro azioni. Le vicende sono narrate con un linguaggio semplice e con un ritmo incalzante.

-Parlaci di Greta e Ruben; ti sei ispirata a qualcuno creandoli? C’è qualcosa di te in loro?
L'arte e lo sport mi hanno ispirata tantissimo. Devo ammettere che ci somigliamo, ma solo per alcuni aspetti; per altri siamo agli antipodi. Ho contestato molte scelte di Greta: a un certo punto le sue prese di posizione hanno avuto il sopravvento sulla mia volontà. Di Ruben non posso svelare nulla... rivelerei i segreti del misterioso colombiano!

-Dai 3 aggettivi al tuo libro e perché hai scelto proprio questi.
ROMANTICO: il romanticismo è il tema centrale della narrazione; mi piace descriverlo con la 'A' maiuscola di Amore.
AVVENTUROSO:se pensate che la Colombia sia l'unico luogo delle avventure dei protagonisti... vi sbagliate! Londra vi stupirà.
ENIGMATICO: enigmi e misteri troveranno soluzione solo nell'epilogo finale. Riuscirete a risolverli prima dei protagonisti?

-“Occhi di Ruben” è un romanzo che non si svolge in un solo luogo, ma ci porta in giro per il mondo; in particolare in Colombia. Come mai questa scelta?
Innanzitutto perché amo viaggiare e spesso, con mio marito, partiamo alla volta di mete sconosciute. Abbiamo visitato gli USA e il Centro America, e la nostra intenzione era di visitare anche il Sud del continente. Così, spinta dalla curiosità di saperne di più, mi sono imbattuta nel libro del signor Chao.
La Colombia ha polarizzato da subito l'interesse. Tendenzialmente, è un paese stereotipato da innumerevoli cliché, legati perlopiù al narcotraffico e alle guerriglie. Nelle mie ricerche, però, ho scoperto l'altra faccia di questo mondo: la Biodiversità di una terra vastissima, luoghi incontaminati e tradizioni millenarie; un popolo multietnico e multicolor, gioviale e solidale. Ho avvertito l'esigenza di condividere le mie scoperte e di usare gli 'Occhi di Ruben' come veicolo: pur traendo ispirazione dalla storia moderna colombiana, ho affidato il romanzo alla fantasia, in un mix di realtà e finzione.
Infine, c'è Londra... città adottiva che non smetterà mai di mancarmi e che porterò per sempre nel cuore.

-Vuoi dare qualche consiglio alle giovani scrittrici come te?
Scrivere è un'ostica disciplina: richiede tempo, studio e molto impegno. Suggerisco di seguire le proprie inclinazioni e di parlare sempre di ciò che si ama. A mio avviso, la passione è l'ingrediente fondamentale. Detto questo, nessun ostacolo potrà scoraggiarvi.


-Grazie di aver risposto alle nostre domande, in bocca la lupo per tutto!!!
Grazie a voi per avermi ospitata! Continuerò a seguire i vostri consigli di lettura! Un saluto a tutte le lettrici!
... e crepi il lupo!

Per chi volesse avere più informazioni sul romanzo può andare sulla pagina facebook: https://www.facebook.com/pages/Occhi-di-Ruben/675296449247285?ref=aymt_homepage_panel





Titolo: Occhi di Ruben

Autore: Azzura Targa

Data di pubblicazione: 6 Febbraio 2015

Editore: Amazon Publishing

Pagine: 212

Prezzo su Amazon: 0.99€ ebook




 

Greta Laversi, l'aspirante pittrice -con qualche mania di troppo-, ha scoperto l'espediente perfetto per razionalizzare il dolore: 'dominare il cuore' attraverso la corsa. Pronta a dimenticare il passato si trasferisce a Torino dove lavora come barista e dove, il giorno del diluvio, incontra Ruben, il misterioso colombiano, schivo e riservato. Sarà a causa della luce scorta nel suo sguardo, oppure dei racconti dell'infanzia latina, o forse degli atteggiamenti furtivi se Greta è inspiegabilmente attratta dall'amico: quegli occhi magnetici, tanto insoliti quanto indecifrabili, sembrano sollecitare l'estro creativo, finora impensato. Tra la corsa, la crescente empatia e il legame che li unisce sboccerà l'amore; quello che non sanno è che entrambi custodiscono segreti: Ruben le nasconde la sua vera identità, Greta il dipinto che lo ritrae e il passato che esorcizza. È proprio il quadro, 'Occhi di Ruben', a condurli separatamente in Colombia. L'acquisto dell'opera porta il nome di Alvaro Montoja, noto trafficante di droga nonché padre del ragazzo; Ruben non l'ha mai conosciuto e l'indirizzo dello studio legale di Cali appare la pista utile per rintracciarlo.

Comincia l'avventura. Sulle orme dell'amato e con il piglio di una vera detective, Greta scoprirà luoghi reconditi, riti e civiltà magiche, conoscerà il pericolo della Guerrilla e si ritroverà, suo malgrado, a pagare il prezzo delle avventate imprudenze. Il viaggio darà origine a una serie di equivoci e omissioni, rocamboleschi avvenimenti che finiranno per dividere le loro strade. Ma solo in seguito, a Londra, accadrà il peggio... e quelli che sembravano inviolabili segreti assumeranno insospettabili risvolti.”



BIOGRAFIA : Mi chiamo Azzurra Targa, sono nata nel 1983 a Latina, dove vivo tutt'oggi con mio marito e il mio cane. Fin da piccola sono stata amante dell'arte, in ogni sua forma. Al liceo ho conosciuto la mia vera passione per il teatro e proprio tra i banchi di scuola ho cominciato a muovere i primi passi. Durante gli anni dell'università ho lavorato alla messa in scena e all'adattamento di testi teatrali per ragazzi. In seguito, ho conseguito la laurea in Regia Teatrale presso il DAMS di Roma e mi sono specializzata nella figura di 'addetta stampa' per attività culturali. La lettura è la costante della mia vita: leggo appena posso, ovunque e di tutto. L'amore per lo sport, i viaggi e la cultura latino-americana ha dato vita al mio primo romanzo, 'Occhi di Ruben'; lavoro che ho scelto di auto pubblicare e con il quale debutto in veste di autrice.

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