Buon pomeriggio a tutti! Oggi vogliamo parlarvi di una giovane scrittrice alle prese con il suo primo romanzo uscito a Marzo, ma prima una breve intervista con Beatrix K.
Ciao Beatrix e benvenuta nel nostro piccolo angolino letterario.
-Partirei
subito con una domanda per rompere il ghiaccio. Vuoi presentarti ai nostri
lettori?
Grazie
ragazze per avermi dato la possibilità di presentarmi ai vostri fedelissimi
lettori. Sono una giovane scrittrice romana, giornalista e redattrice in
diverse case editrici. Come potete capire, la lettura e la scrittura
rappresentano le mie più grandi passioni che porto avanti da quando sono
piccola e che da un bel po’ di anni sono anche diventate delle professioni a
tuttotondo. La mia ultima soddisfazione in questo senso è costituita proprio
dall’uscita recente del mio romanzo d’esordio “La leggenda degli Intarsicats”,
un sogno inseguito da sempre e finalmente divenuto realtà.
-C’è
qualche libro o autore che ha influenzato la tua vita?
Fortunatamente
ce ne sono stati e ce ne continuano a essere tanti. Sono una grande divoratrice
di classici, in particolare amo sia il D’annunzio poeta che quello romanziere e
infatti proprio “Il Piacere” è stato uno di quei romanzi che mi ha cambiato la
vita, facendomi andare oltre la superficie delle cose. Un altro autore che amo
tantissimo sia come poeta che come scrittore – lato per cui è meno noto – è
Charles Baudelaire che ha suggestionato la mia fantasia di adolescente e
continua a esercitare tuttora un grandissimo fascino sulla mia penna. Poi di
libri che amo ce ne sono davvero infiniti, per citarne qualcuno “Zanna Bianca”,
“Il giovane Holden”, tutta la saga di Sherlock Holmes, tutte le avventure di
Verne e il più moderno Zafon di cui adoro lo spirito decadente e la capacità
descrittiva e fulminante del suo modo di scrivere.
-“La
leggenda degli Intarsicats” è il tuo romanzo d’esordio. Da dove nasce la voglia
di scrivere questo racconto?
È
come se l’idea fosse sempre stata in nuce dentro di me e poi, a un certo punto,
sia voluta venir fuori come se fosse matura abbastanza e pronta quindi a vedere
la luce. Così una sera mi sono seduta al pc ed è diventata realtà. Parlando di
gatti e di ragazzi che li sanno empaticamente comprendere, il romanzo è la
necessaria conseguenza del mio amore per gli animali e della volontà di far
accedere le persone in quel mondo meraviglioso che loro ti fanno schiudere
davanti agli occhi, se sai dilatare le pupille abbastanza.
-Cosa
troveranno al suo interno i lettori?
Troveranno
un intero mondo di emozioni, quelle emozioni che tutti noi abbiamo provato
quando da ragazzi siamo diventati adulti, emozioni piacevoli talvolta, comunque forti e difficili da comprendere, se
non attraverso un altrettanto notevole viaggio all’interno di se stessi e degli
oceani che nascondiamo. Infatti, il
romanzo narra il percorso di crescita del protagonista Joao arricchito da molti
elementi fantasy che rappresentano dei simboli e per questo sono tutti da
scoprire e interpretare.
-Ti
va di parlarci di Joao? A cosa o a chi ti sei ispirata creandolo?
Joao
è un ragazzo comune che viene travolto dalla vita e ho voluto crearlo così come
lo leggerete perché possa assomigliare il più possibile a una persona completamente
nella norma, per far capire al lettore che per essere protagonisti non occorre
essere i perfetti supereroi che la società spesso ci mostra. Ognuno di noi ha i
superpoteri per fare quanto fa nella vita e per affrontare i problemi della sua
esistenza, solo che non lo sa. Joao infatti non conosce ancora gli aspetti più
forti di sé, che poi sono quelli istintuali, deve farci i conti, accoglierli,
accettarli e usarli a suo favore. In questo sarà aiutato dagli Intarsicats e da
una misteriosa donna…
-Come
ti sei trovata con Arduino Sacco Editore? È un’esperienza che ripeteresti?
Mi
sono trovata molto bene perché ho incontrato un direttore editoriale molto
competente e che ha perfettamente compreso sin dalla prima lettura il
significato e il tessuto della mia opera, dimostrandosi una persona molto
sensibile oltre che preparata. La casa editrice ha creduto da subito in me e
nel mio progetto, che poi è quello di cui ogni autore ha bisogno: spero di
ripagare la loro fiducia con delle buone vendite.
-Hai
in cantiere qualche lavoro?
Sì.
Il mio computer è sempre una fucina di parole e idee che vulcanicamente stanno
lì, pronte a esplodere. Sto lavorando al secondo romanzo, sempre ispirato al
mondo animale, stavolta a quello canino per la precisione, ma non voglio
rivelare altro, è tutto in divenire, come sempre.
-Hai
qualche consiglio da dare ai giovani scrittori come te?
Il
primo consiglio è di portare tanta, tanta pazienza. Scrivere è un lavoro lungo
e la via per la pubblicazione non è sempre semplice, anzi. Io stessa, prima di
vedere la luce con Arduino Sacco Editore, sono incappata in diverse situazioni
poco chiare, dalle quali per fortuna mi sono riuscita a districare bene essendo
dell’ambiente. Per chi non lo è, purtroppo devo dire che il mondo dell’editoria
è pieno di dinamiche sotterranee pericolose e talvolta difficili da comprendere
subito. Per cui attenzione, pazienza, ricerca subito di un dialogo con
l’editore che possa rendere chiare le condizioni sin dall’inizio, senza
incappare in dolorose sorprese. E crederci sempre: dovete essere i primi a
credere nella vostra opera, altrimenti come ci crederanno gli altri?
Grazie
di esserti prestata a rispondere alle nostre domande e in bocca al lupo.
Titolo: La leggenda degli Intarsicats
Autore: Beatrix K
Data di pubblicazione: 31 Marzo 2015
Editore: Sacco Editore
Pagine: 156
Prezzo su Amazon: 12.90€ copertina flessibile
Joao
è un bambino solitario e dalla fervente fantasia, alimentata sin dalla più
tenera età dai racconti serali di nonna Matilde che narra di un mondo oltre
l'oceano dove vivono gli Intarsicats, una popolazione di gatti enormi dalle
fattezze fantastiche e dai poteri magici. Il ragazzino incorpora questi
racconti rivivendoli nei sogni e nei propri pensieri diurni, per il disappunto
di maestri, genitori e amici che spesso avvertono il ragazzo distante, immerso
in un mondo parallelo. Il momento di rottura avviene con la morte della nonna -
lutto inatteso e terribile - che Joao non accetta, entrando in uno stato
perenne di ebbrezza durante il quale inizia a percepire fenomeni strani. Il
protagonista incontra nel mondo reale molti dei personaggi immaginari che avevano
popolato la sua infanzia e che lo aiuteranno a sancire il passaggio all'età
adulta, conducendolo in un viaggio di crescita e riconciliazione con se stesso
e col mondo reale.
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