AUTORE: Sarah J. Maas
PUBBLICAZIONE: 2014
EDITORE: Mondadori/Chrysalide
PAGINE:428
TRAMA
“Celaena è sopravissuta ai lavori forzati
nelle tremende miniere di Endovier e ha vinto la gara all’ultimo
sangue per diventare la paladina del re. Da mesi il suo compito è
uccidere per conto del sovrano, ma lei non ha mai rispettato il
giuramento di fedeltà al trono: ha concesso alle vittime la
possibilità di fuggire e ne ha inscenato la morte. Nessuno conosce
il suo segreto, né il valoroso Chaol, l’amico e confidente di
sempre, né il principe Dorian, ancora innamorato di lei. Ma quando
una notte, in un corridoio buio, Celaena scorge una figura avvolta in
un mantello nero, un altro segreto irrompe nella sua vita: nei
sotterranei della fortezza cova una minaccia oscura e devastante,
forse legata agli antichi riti magici banditi dal regno…E’ il
momento delle scelte: contrastare questa magia ancestrale o
andarsene? Abbandonarsi a un nuovo amore o rinunciare?”
Eccoci di nuovo nel regno di Adarlan creato
dalla capacissima Sarah J. Maas.
La Corona di Mezzanotte è il secondo atteso
capitolo della saga del Trono di Ghiaccio, che come il primo è
riuscito a fare breccia nel mio cuore. Lo adoro, davvero, se
possibile è anche migliore del primo libro!
Spero vivamente di evitare di fare spoiler, in
caso dovessero scapparmi, giuro che vi avviso in anticipo!
Tra queste righe si viene a profonda conoscenza
delle mille capacità di Celaena. Nonostante ne ho già tessuto le
lodi, ho parecchi complimenti da aggiungere. Celaena è la testarda
ragazza di appena diciotto anni famosa come la migliore assassina sul
campo, una lingua tagliente, un carattere indomabile e una tenacia
infrenabile.
“Il ghiaccio che sentì nelle budella
arrivò alle vene. Poteva scalare l’edificio sino al tetto e
scendere dal terzo piano, ma ci sarebbe voluto del tempo, e poi
nessuno stava guardando la finestra aperta davanti a lei. Buttò la
testa all’indietro e lanciò un sorriso malvagio alla luna. Ci sarà
pur stata una ragione se veniva chiamata l’Assassina di Adarlan…
le entrate ad effetto erano il suo pezzo forte.[…] Celaena era un
turbine di acciaio e sangue. Nel guardarla falciare quegli uomini
come fossero spighe di grano capì quanto fosse stata vicina a
toccare il muro di Endovier, quel lontano giorno. E finalmente, dopo
tutti quei mesi, vide la letale predatrice che si era aspettato di
trovare alle miniere. Non c’era niente di umano nei suoi occhi,
niente di lontanamente misericordioso.”
Azione e azione, ancora azione!In queste righe
l’azione prende il sopravvento, la personalità di fredda
calcolatrice di Celaena repressa per via del torneo nel primo
capitolo salta fuori colpendo in pieno come una secchiata d’acqua,
quasi ho sentito l’adrenalina come se fosse mia!
E questo non è niente, con l’avanzare della
vicenda a causa di una morte inaspettata (fino all’ultimo non
volevo crederci!) Celaena diventerà ancora più temibile, ancora più
instabile e letale.
Se questo è la parte di azione e avventura
della storia giustamente vi state domandando chi è sopravvissuto nel
triangolo amoroso vero? Ebbene, domanda lecita, risposta che non vi
concederò per donarvi il gusto di leggerlo da soli. Sappiate solo
che il tutto avviene gradualmente, in un modo così naturale che
risulta talmente ovvio e al contempo inaspettato da farvi sciogliere
i cuori come neve al sole. La dolcezza, davvero.
Un motivo in più per leggere questo libro è
proprio scoprire chi tra Dorian Havillard e Chaol Westfall ha avuto
la meglio.
Detto questo c’è da aggiungere anche una
piccola particolarità proprio sul principe ereditario. In questo
libro Dorian si scontra con una crescita personale indescrivibile e a
tratti incomprensibile anche per sé stesso. Doti che oltre a
renderlo una persona migliore e più comprensiva lo potrebbero
cacciare in guai seri addirittura con lo stesso padre.
E mentre Celaena deve rendere conto al re,
decidere al contempo se fare finta di niente e attendere i suoi
quattro anni di servizio oppure di scoprire cosa sta tramando e
sconfiggerlo per portare la pace in tutto il regno è costretta ad
allontanarsi dal castello di cristallo e dalle persone a cui vuole
bene. La vicenda si conclude con un finale inaspettato, rivelatore,
uno di quei finali che ti fa desiderare immediatamente il seguito. Ho
letteralmente divorato questo libro, le pagine sono andate via senza
alcuna fatica, grazie al contenuto pieno di colpi di scena e
avventura, grazie alla semplicità efficace delle parole di Sarah
Maas e grazie alla coinvolgente personalità di Celaena di cui voglio
al più presto scoprire la sorte.
Non posso rivelare troppo per non rovinarvi il
romanzo, ma credetemi vale la pena di sfogliare quest’opera, il mio
voto ne è la prova.
IL MIO VOTO
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