AUTORE: Andrea
Cremer
PUBBLICAZIONE: 2010
EDITORE: DeAgostini
PAGINE:462
TRAMA
“Tutte
le diciassettenni sognano di incontrare il vero amore. Tutte tranne
Calla Tor. Nella sua testa, infatti, c’è un solo costante
pensiero: squarciare la gola dei suoi nemici. Questo perché Calla è
la femmina alfa di una delle più potenti famiglie di Guardiani che
vivono in America, creature magiche capaci di trasformarsi in lupi a
cui è stato affidato l’importante compito di proteggere dei luoghi
sacri. Ma il destino di Calla, che la vorrebbe presto unita al
maschio alfa del branco vicino, viene stravolto quando la giovane
decide di salvare la vita a un imprudente escursionista, un ragazzo
della sua stessa età ferito da un orso. Da quel momento niente sarà
come prima, perché Shay-l’irresistibile umano- è il custode
inconsapevole di un segreto che potrebbe cambiare le sorti del mondo
e far vacillare il cuore saldo di Calla.”
Buon salve seguaci!
Pronti per entrare nel mondo dei Guardiani, dei Custodi e dei
Cercatori?
Lo spero!
Inizierei
dall’estetica se me lo concedete: la copertina la trovo
meravigliosa! Rappresenta la protagonista regalando al lettore
un’immagine di partenza su cui ricamare i fronzoli e i dettagli
sulla giovane alfa dei Nightshade. Inoltre, sempre parlando di
estetica, ho trovato carina l’idea di pagina per ogni inizio
capitolo! Pagina nera, scritte bianche e l’immagine della luna che
cresce ed evolve insieme all’intera vicenda. Sottile, ma
decisamente intrigante! Detto questo iniziamo ad analizzare il tutto.
La trama la ritengo
sufficientemente interessante da meritare un tentativo, perché
nonostante apparentemente sembra la solita proposta di triangoli
amorosi con creature sovrannaturali nel mezzo ci sono piccoli indizi
che tendono a creare curiosità, come ad esempio la presenza di un
alfa femmina! Alleluja direi, si sente parlare sempre e solo di lupi
alfa con alti tassi di testosterone, finalmente vediamo una
protagonista altrettanto rilevante.
Inoltre trovo
illuminante questo romanzo per la concezione di lupi che ci regala.
Personalmente non
amo molto i lupi mannari perché le loro storie bene o male sono
sempre le solite: luna piena, morso, trasformazione incontrollata,
vulnerabilità all’argento, vestiti che si squarciano ecc ecc.
Noioso, visto e rivisto.
“- Anche lei è
un lupo mannaro?-
Le mie labbra si
arrestarono prima di toccare il bordo della tazza.
- Scusa, scusa,
volevo dire…una Guardiana?- si corresse chinando la testa.
- Sì.-
sorseggiai il caffè, distogliendo lo sguardo.
- Puoi
trasformarti in lupo ogni volta che vuoi?Voglio dire, non hai bisogno
della luna piena?- Sollevò la mano come prevenire un colpo
imminente. – Senza offesa, mi rendo conto di quanto superficiale
sia la mia conoscenza in materia.-
- Non ti
preoccupare.- dissi.-E la risposta è sì, possiamo trasformarci
quando vogliamo, ma luna non centra nulla.-
Shay sembrava
impressionato. – Interessante…l’unica cosa che fai è
sprigionare una sorta di baluginio subito prima di trasformarti. E
non riduci i tuoi vestiti in brandelli.- Nell’istante in cui
pronunciò queste parole, Shay avvampò. Per poco non rovesciai
quello che restava del caffè.
- Mi dispiace
deluderti.- si agitò cercando di riformulare la domanda. – Si
tratta di una magia molto complessa.- spiegai, provando a sciogliere
l’imbarazzo. – In sostanza, sono lupo ed essere umano al tempo
stesso: posso scegliere in quale forma far risiedere la mia anima e
posso passare da una forma all’altra liberamente. La forma nella
quale non risiedo è però sempre presente, solo invisibile, come se
si trovasse in un’altra dimensione fino a quando la occupo di
nuovo. I vestiti e gli accessori che porto nella mia forma umana non
subiscono alterazioni al momento della trasformazione, e se
necessario posso utilizzare singoli elementi di entrambe le forme:
per esempio posso affilare i canini anche se mi trovo nella mia forma
umana.- Mi fermai a riflettere per un attimo. – Probabilmente sarei
in grado di tenermi addosso i vestiti quando mi trasformo in lupo, se
lo volessi. Ma non ne vedo l’utilità, sarebbe ridicolo.-
Le creature di
Andrea Cremer vi affascineranno proprio per la loro originalità e
coerenza. Mi viene da pensare a Jacob di Twilight che nel libro aveva
questo scomodo compito di spogliarsi ogni volta altrimenti avrebbe
distrutto i vestiti! Qui invece la spiegazione oltre che ad avere un
senso è anche piuttosto funzionale e logica. Come ci tiene a
precisare la protagonista stessa non abbiamo a che fare con dei lupi
mannari, la loro trasformazione è un processo molto più complicato
che ha radici nella storia più antica e soprattutto una
trasformazione attuata per uno scopo. Si definiscono Guardiani
infatti.
L’andatura della
vicenda è incalzante, non ho avuto difficoltà a finirlo, si è
fatto leggere in modo piacevole e alla fine lascia con il fiato
sospeso, con la smania di sapere come andrà a finire, cosa
succederà.
Il tutto gira
intorno all’imminente unione tra Calla, l’alfa femmina del branco
Nightshade e Renier l’alfa maschio del branco Bane per la creazione
di un nuovo giovane branco. Nonostante entrambi i giovani sappiano
quale sia il loro destino, lo hanno sempre saputo, Calla non è
sicura di riuscire ad accettarlo pienamente specialmente quando entra
nella sua vita il giovane umano Shay.
Questo triangolo
amoroso per me si conclude nel più pessimo dei modi e mi mette Calla
in antipatia con l’avanzare della storia.
Apprezzo il
personaggio forte, indipendente, sensuale seppur non intenzionalmente
– insomma un’alfa donna signori e signori, vedete voi!- ma le
scelte, le preferenze che fa me la portano sempre più in cattiva
luce. Ad un certo punto del libro l’ho chiuso insultandola…
Ovviamente il mio è
un commento del tutto personale e soggettivo, per questo vorrei
evitare di descrivere Ren e Shay, altrimenti sarebbe evidente la mia
preferenza e vi spoilerei il pairing che ne esce fuori e addio
sorpresa e piacere di leggersi il libro. Però, vi prego, quando lo
leggerete ditemi che ne pensate che devo sfogare il mio disappunto
pubblicamente!
Vi regalo però una
breve panoramica del resto dei personaggi:
Ansel: è il
fratellino di Calla, e seppur sia tra i più piccoli dimostra essere
non solo fedele al branco, ma con uno spiccato senso di giustizia e
correttezza.
Bryn: braccio
destro e inseparabile amica della protagonista. Un mini bomba di
estro, riccioli e lingua tagliente.
Fey: una
fiammeggiante testa calda e spesso ho l’impressione che sia troppo
indisciplinata nei confronti di Calla, chissà che nel prossimo libro
si riveli una doppiogiochista.
Mason: adorabile.
Sa sempre cosa dire, sa sdrammatizzare, sa essere calmo,posato e
rassicurante. Lo amerete, giuro.
Dax: braccio destro
di Ren alfa Bane, un armadio a due ante, pronto all’azione e
miglior fidato del suo alfa.
Anche lui mi pare
sia un po’ troppo peperino, ma Ren in molteplici occasioni ha
saputo farsi rispettare a dovere.
Nev: lui è
l’artista della situazione, e nonostante tutto mi sembra sempre
troppo timido. In realtà è difficile da comprendere come
personaggio spero che venga fatto un approfondimento su di lui!
Cosette: lei è
sempre in silenzio. Sta sempre al seguito di Sabine, non spiccica
quasi mai parola, sembra sempre essere terrorizzata da ogni cosa, ed
è evidente che emula incondizionatamente Sabine perché le è
silenziosamente riconoscente.
Sabine: all’inizio
può sembrare la solita sgualdrinella di turno, ma vedrete che
riuscirete a vederla sotto un’altra luce nelle prime pagine del
libro. Io ergerei su un fan club per la signorina qua presente.
Per quanto riguarda
gli antagonisti…eh. Bella domanda! Il romanzo è articolato in una
fitta ricerca della verità, dove le convinzioni del mondo di Calla e
di Shay perdono significato, dove non si capisce più chi sia nel
giusto e nel torto, quindi fino all’ultimo è difficile individuare
chi sia l’antagonista!
Detto questo,
chiedo venia se non sono stata troppo esaustiva sui personaggi e in
particolare su Shay e Ren (e non sapete quanto mi costa evitare di
elogiarne uno e insultare l’altro qui nel blog. Lo faccio per il
vostro bene credetemi, in questo caso gli spoiler rovinerebbero
tutto.), però vi posso assicurare che ne vale la pena leggerlo.
Fatemi compagnia in questo mondo di originali lupi, e di questo amore
impossibile e insolito.
IL MIO VOTO
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