mercoledì 10 dicembre 2014

Recensione "The Elite" di Kiera Cass





  Titolo: “The Elite” (The Selection series #2)

   Autore: Kiera Cass

   Data di pubblicazione: 24 Gennaio 2014

   Editore: Sperling & Kupfer

   Pagine: 299






Trentacinque ragazze. Così era cominciata la Selezione. Un reality show che, per molte, rappresentava l'unica possibilità di trovare finalmente la via di uscita da un'esistenza di miseria. L'occasione di una vita. L'opportunità di sposare il principe Maxon e conquistare la corona. Ma ora, dopo le prime, durissime prove, a Palazzo sono rimaste soltanto sei aspiranti: l'Elite. America Singer è la favorita, eppure non è felice. Il suo cuore, infatti, è diviso tra l'amore per il regale e bellissimo Maxon e quello per il suo amico di sempre, Aspen, semplice guardia a Palazzo. E più America si avvicina al traguardo più è confusa. Maxon le sa regalare momenti di pura magia e romanticismo che la lasciano senza fiato. Con lui, America potrebbe vivere la favola che ha sempre desiderato. Ma è davvero ciò che vuole? Perché allora ogni volta che rivede Aspen si sente trascinare dalla nostalgia per la vita che avevano sognato insieme? America ha un disperato bisogno di tempo per riflettere. Mentre lei è tormentata dai dubbi, il resto dell'Elite però sa esattamente ciò che vuole e America rischia così di vedersi scivolare via dalle dita la possibilità di scegliere... Perché nel frattempo la Selezione continua, più feroce e spietata che mai.

La mia recensione
Siamo al romanzo di mezzo della trilogia della Cass che una volta avuto tra le mani l’ho letteralmente divorato perché necessitavo di sapere come la Selezione continuava.
“The Elite” riprende dall’esatto punto in cui il lettore è stato abbandonato alla fine del primo romanzo, ovvero delle 35 ragazze “estratte” per la Selezione sono rimaste solo in 6, ognuna decisa a conquistare il cuore di Maxon e/o la corona e il trono; tutte tranne la nostra protagonista America che troviamo confusa tra il
sentimento crescente che prova per il principe e quello mai sopito che prova per il suo ex Aspen, ora a palazzo come guardia.

“«Tempo. Capisco. E sono pronto a dartelo. Vorrei solo avere la certezza che, una volta trascorso questo tempo, decidessi di stare con me.»Distolsi lo sguardo. Non era una promessa che sentivo di potergli fare. Avevo considerato Maxon e Aspen nel mio cuore, e nessuno sembrava avere la meglio.” America

America è sempre più confusa ed indecisa, e si porterà dietro questo sentimento per quasi tutto il libro, facendo, credetemi, irritare il lettore innumerevoli volte.
Inizialmente America riesci ad immaginarsi il futuro insieme a Maxon (e finalmente mi vien da dire!), che continua incessantemente a corteggiarla e ad aspettarla pazientemente. Ma la svolta è dietro l’angolo e non è certo positiva: arriva il colpo di scena che farà allontanare ancora una volta la ragazza dal principe.
Devo dire che questo colpo di scena mi ha colpito e rattristato e anch’io inizialmente ho nutrito molto fastidio nei confronti di Maxon, ma scorrendo le pagine, ho capito che in fondo il buon principe ha fatto tutto ciò che era possibile per sistemare le cose. Volete sapere di cosa sto parlando?! Vi toccherà leggere il libro per scoprirlo!
Questo fatto non farà che avvicinare America ad Aspen, che nonostante si dica essere innamorato perduto della ragazza, non ha un briciolo di fiducia nel fatto che America possa portare un vento nuovo e “rivoluzionario” al paese; questa è una delle cose che ha definitivamente fatto precipitare la bella guardia ai miei occhi.

“Aspen si rese conto delle implicazioni di quella domanda e lo vidi riflettere sulla risposta da darmi. «Mi dispiace, Mer, ma non credo. Non sei un tipo calcolatore come loro.» Nella sua espressione c’era un tono di scusa, ma non mi offendeva che lui pensasse non potessi farcela. Però il suo ragionamento mi sorprese.” America

In tutto questo Maxon si avvicinerà molto ad un’altra ragazza della Selezione, perché il buon principe si sente continuamente rifiutato dalla nostra protagonista (troppo indaffarata a pensare alle implicazioni del ruolo di principessa che a provare a conoscere e a lasciarsi andare con lui) e perché si deve trovare un’alternativa nel caso in cui America lo rifiuti.
Dopo tutte queste implicazioni sentimentali buttiamoci sulla parte politica della storia, che ha avuto troppi pochi sviluppi per il mio gusto, ma che ci ha comunque dato un buon quadro della situazione durante la Quarta guerra mondiale e sul ruolo che Gregory Illéa ha avuto nello sviluppo delle caste e nella ripresa post bellica del paese.
America inoltre in un atto di ribellione verso le regole di Illéa decide di fare una proposta alquanto rivoluzionaria durante la diretta settimanale, dimostrando come la sua impulsività la porti a non ragionare sulle conseguenze delle sue azioni, ma che dimostra quanto voglia che le cose ad Illéa migliorino e cambino.
Finalmente in questo libro vediamo la regina aprirsi di più verso le ragazze dimostrandosi come un’amorevole mamma e voce della ragione per tutte; è un personaggio a dir poco adorabile.
Al contrario inizia ad emergere la vera personalità del re, sempre più diverso da com’è la moglie.
Degna di nota è la Principessa Nicoletta che comparirà brevemente ad un certo punto della storia ma che si dimostra essere una piacevole sorpresa (peccato non sia presente di più!).
Come ultima cosa volevo fare un accenno alle fantastiche cameriere di America: Anne, Mary e Lucy. Tre ragazze con storie e caratteri diversi, tre persone meravigliose che sono davvero affezionate alla loro Lady (che ricambia il sentimento), tre cameriere che tirano fuori le unghie nel voler far spiccare America su tutte le altre ragazze.

“«Smettetela», le rimproverò Anne. Credevo che sarebbe stata contenta anche lei e non mi spiegai la sua improvvisa severità. «Se deve vincere, ci serve un piano», continuò con un  sorriso diabolico. Non avevo mai conosciuto nessuno organizzato come quelle ragazze. Con loro, pensai, era impossibile perdere.” America

IL MIO VOTO










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