Titolo: “The Elite” (The Selection series #2)
Autore: Kiera Cass
Data di pubblicazione: 24 Gennaio 2014
Editore: Sperling &
Kupfer
Pagine: 299
Trentacinque ragazze. Così era cominciata
la Selezione. Un reality show che, per molte, rappresentava l'unica possibilità
di trovare finalmente la via di uscita da un'esistenza di miseria. L'occasione
di una vita. L'opportunità di sposare il principe Maxon e conquistare la
corona. Ma ora, dopo le prime, durissime prove, a Palazzo sono rimaste soltanto
sei aspiranti: l'Elite. America Singer è la favorita, eppure non è felice. Il
suo cuore, infatti, è diviso tra l'amore per il regale e bellissimo Maxon e
quello per il suo amico di sempre, Aspen, semplice guardia a Palazzo. E più
America si avvicina al traguardo più è confusa. Maxon le sa regalare momenti di
pura magia e romanticismo che la lasciano senza fiato. Con lui, America
potrebbe vivere la favola che ha sempre desiderato. Ma è davvero ciò che vuole?
Perché allora ogni volta che rivede Aspen si sente trascinare dalla nostalgia
per la vita che avevano sognato insieme? America ha un disperato bisogno di
tempo per riflettere. Mentre lei è tormentata dai dubbi, il resto dell'Elite
però sa esattamente ciò che vuole e America rischia così di vedersi scivolare
via dalle dita la possibilità di scegliere... Perché nel frattempo la Selezione
continua, più feroce e spietata che mai.
La
mia recensione
Siamo
al romanzo di mezzo della trilogia della Cass che una volta avuto tra le mani
l’ho letteralmente divorato perché necessitavo di sapere come la Selezione
continuava.
“The
Elite” riprende dall’esatto punto in cui il lettore è stato abbandonato alla
fine del primo romanzo, ovvero delle 35 ragazze “estratte” per la Selezione
sono rimaste solo in 6, ognuna decisa a conquistare il cuore di Maxon e/o la
corona e il trono; tutte tranne la nostra protagonista America che troviamo
confusa tra il
sentimento crescente che prova per il principe e quello mai sopito che prova per il suo ex Aspen, ora a palazzo come guardia.
sentimento crescente che prova per il principe e quello mai sopito che prova per il suo ex Aspen, ora a palazzo come guardia.
“«Tempo. Capisco. E sono pronto a dartelo.
Vorrei solo avere la certezza che, una volta trascorso questo tempo, decidessi
di stare con me.»Distolsi lo sguardo. Non era una promessa che sentivo di
potergli fare. Avevo considerato Maxon e Aspen nel mio cuore, e nessuno
sembrava avere la meglio.” America
America
è sempre più confusa ed indecisa, e si porterà dietro questo sentimento per
quasi tutto il libro, facendo, credetemi, irritare il lettore innumerevoli
volte.
Inizialmente
America riesci ad immaginarsi il futuro insieme a Maxon (e finalmente mi vien
da dire!), che continua incessantemente a corteggiarla e ad aspettarla
pazientemente. Ma la svolta è dietro l’angolo e non è certo positiva: arriva il
colpo di scena che farà allontanare ancora una volta la ragazza dal principe.
Devo
dire che questo colpo di scena mi ha colpito e rattristato e anch’io
inizialmente ho nutrito molto fastidio nei confronti di Maxon, ma scorrendo le
pagine, ho capito che in fondo il buon principe ha fatto tutto ciò che era
possibile per sistemare le cose. Volete sapere di cosa sto parlando?! Vi
toccherà leggere il libro per scoprirlo!
Questo
fatto non farà che avvicinare America ad Aspen, che nonostante si dica essere
innamorato perduto della ragazza, non ha un briciolo di fiducia nel fatto che
America possa portare un vento nuovo e “rivoluzionario” al paese; questa è una
delle cose che ha definitivamente fatto precipitare la bella guardia ai miei
occhi.
“Aspen si rese conto delle implicazioni di
quella domanda e lo vidi riflettere sulla risposta da darmi. «Mi dispiace, Mer,
ma non credo. Non sei un tipo calcolatore come loro.» Nella sua espressione
c’era un tono di scusa, ma non mi offendeva che lui pensasse non potessi
farcela. Però il suo ragionamento mi sorprese.” America
In
tutto questo Maxon si avvicinerà molto ad un’altra ragazza della Selezione,
perché il buon principe si sente continuamente rifiutato dalla nostra
protagonista (troppo indaffarata a pensare alle implicazioni del ruolo di
principessa che a provare a conoscere e a lasciarsi andare con lui) e perché si
deve trovare un’alternativa nel caso in cui America lo rifiuti.
Dopo
tutte queste implicazioni sentimentali buttiamoci sulla parte politica della
storia, che ha avuto troppi pochi sviluppi per il mio gusto, ma che ci ha
comunque dato un buon quadro della situazione durante la Quarta guerra mondiale
e sul ruolo che Gregory Illéa ha avuto nello sviluppo delle caste e nella
ripresa post bellica del paese.
America
inoltre in un atto di ribellione verso le regole di Illéa decide di fare una
proposta alquanto rivoluzionaria durante la diretta settimanale, dimostrando
come la sua impulsività la porti a non ragionare sulle conseguenze delle sue
azioni, ma che dimostra quanto voglia che le cose ad Illéa migliorino e
cambino.
Finalmente
in questo libro vediamo la regina aprirsi di più verso le ragazze dimostrandosi
come un’amorevole mamma e voce della ragione per tutte; è un personaggio a dir
poco adorabile.
Al
contrario inizia ad emergere la vera personalità del re, sempre più diverso da
com’è la moglie.
Degna
di nota è la Principessa Nicoletta che comparirà brevemente ad un certo punto
della storia ma che si dimostra essere una piacevole sorpresa (peccato non sia
presente di più!).
Come
ultima cosa volevo fare un accenno alle fantastiche cameriere di America: Anne,
Mary e Lucy. Tre ragazze con storie e caratteri diversi, tre persone
meravigliose che sono davvero affezionate alla loro Lady (che ricambia il
sentimento), tre cameriere che tirano fuori le unghie nel voler far spiccare
America su tutte le altre ragazze.
“«Smettetela», le rimproverò Anne. Credevo
che sarebbe stata contenta anche lei e non mi spiegai la sua improvvisa
severità. «Se deve vincere, ci serve un piano», continuò con un sorriso diabolico. Non avevo mai conosciuto
nessuno organizzato come quelle ragazze. Con loro, pensai, era impossibile
perdere.” America
IL MIO VOTO
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