Recensione “Unbreakable” di Kami Garcia

Titolo: “Unbreakable” (The Legion, #1)

Autore: Kami Garcia

Data di pubblicazione: 14 Settembre 2014

Editore: Mondadori

Pagine: 288

Cos'è davvero successo alla madre di Kennedy? Una sera la figlia la trova riversa sul letto, senza vita. Secondo i medici si tratta di un infarto, ma ben presto anche Kennedy rischia di morire. Si salva grazie a Jared e Lukas, i misteriosi gemelli che fanno irruzione nella sua stanza. Sono loro a rivelarle la verità: stava per cadere vittima di un fantasma vendicatore, uno di quelli combattuti dalla Legione della Colomba Nera, la società segreta che protegge il mondo dai demoni. Nella stessa notte cinque membri della Legione sono morti, e ora devono essere rimpiazzati da altri ragazzi, ognuno dotato di un abilità unica e prodigiosa. Kennedy non può tirarsi indietro. Intorno a lei incombono forze terrificanti e invisibili, mentre il suo cuore è destinato a battere per un amore nuovo e dirompente: l'unica scelta giusta, l'unica possibile, è lottare.

La mia recensione

Buon inizio settimana a tutte voi amiche lettrici e amici lettori!!! Sono tornata per parlarvi di “Unbreakable” il primo romanzo della trilogia “The Legion” creata da Kami Garcia, quella di “Beautiful creatures” per intenderci (che io non ho letto). Ho sentito sempre parlar bene della Garcia e della sua opera quindi mi sono approcciata a questo romanzo con fiducia e curiosità dopo aver letto la trama.

La Mondadori ha deciso di mantenere la cover originale: non è una di quelle copertine che mi colpiscono però è originale, questo è indubbio.

 Il romanzo parte subito con una scena abbastanza inquietante che ci fa ben capire le atmosfere che ci accompagneranno per il resto del libro; Kennedy sta cercando il suo gatto, Elevis, che è scappato nel pieno della sera e che ovviamente si è nascosto nel vicino cimitero e così la nostra protagonista ,in pigiama e scalza, inizia ad aggirarsi in uno dei posti da film horror per eccellenza. Così di notte Kennedy si intrufola nel cimitero e incontra una ragazza vestita solo in camicia da notte scalza ma con i piedi immacolati contrariamente ai suoi che sono pieni di fango: in un attimo la ragazza scompare! Questo incipit già ci fa capire bene a cosa andremo incontro, ma le sorprese non finiscono qui. Infatti rientrando da una serata tra ragazze, Kennedy trova la madre sul letto priva di vita e il gatto Elvis al suo fianco: l verdetto dei medici è chiaro, è stato un attacco di cuore a portargliela via (nonostante la giovane età). Rimasta orfana (il padre le aveva abbandonate quando la giovane aveva sol 5 anni) l’unica parente in vita è la zia con cui non va molto d’accordo e pertanto decidono che la soluzione migliore è un collegio a New York. La ragazza si prepara al suo imminente trasloco, ma ha un ultimo desiderio ovvero dormire per l'ultima volta nella sua stanza, nella sua casa piena di ricordi  felici con sua madre e di quei pochi che le sono rimasti del padre. La sua ultima notte sarà però diversa da quello che si immagina perché trova il suo adorato Elvis che tenta di rubarle “il respiro” con un fantasma alle sue spalle; Kennedy viene soccorsa e salvata da due gemelli che sono accorsi immediatamente nella sua casa Lukas e Jared che armati di fucili caricati a sale la salvano da quello che le spiegano essere uno spirito di vendetta.

“Non ho mai creduto ai fantasmi... fino a che uno di loro non ha cercato di uccidermi.” Kennedy

Molte sono le domande che le passano per la testa: chi sono Lukas e Jared, e dove la stanno portando? Ma soprattutto come facevano a sapere che era in pericolo? Per non parlare del fatto che ha appena scoperto l’esistenza degli spiriti e dei demoni: esistono davvero o sta solo impazzendo?

Lukas e Jared la portano nel loro rifugio e in cui troverà Priest un quindicenne super intelligente che usa qualsiasi cosa per costruire armi (stile MacGyver per intenderci) e la bella Alara, una “sacerdotessa” che non ha peli sulla lingua. Ognuno di loro ha delle capacità ed un compito ben chiaro, ma Kennedy cosa ci fa con loro? La ragazza verrà dunque catapultata in un mondo di cui non poteva immaginare nemmeno l’esistenza e scoprendo segreti riguardanti la sua famiglia e sulla misteriosa “Legione della colomba nera”.

“Sapevo che, la prima volta che li avevo incontrati, Lukas e Jared mi avevano salvato la vita perché erano convinti che fossi una di loro, il quinto membro di cui avevano bisogno. E sapevo anche che, quando ero salita con loro sul furgone, non ci credevo minimamente. Eppure li avevo seguiti.” Kennedy

La storia ci catapulta immediatamente dentro la testa di Kennedy e la storia ti avvolge dal primo istante, fra ragazzini armati fino ai denti e fantasmi che tentano di ucciderli.

Non avendo mai letto niente della Garcia sono rimasta piacevolmente colpita dallo stile fresco e incisivo che ti prende dal primo istante.

La storia va veloce, molto veloce non dandoti quasi il tempo di assaporare cosa stia accadendo.

Kennedy è una ragazza che ha perso tutto nel giro di pochissimo: madre, casa, la propria normalità e si trova catapultata in un mondo difficile da credere reale. Tutti saremmo usciti di testa, ma lei no, nel senso che il suo unico problema è che non sa quale sia il suo posto nel mondo: fa davvero parte di questo strano gruppo di adolescenti-combattenti? Potrà tornare ad avere una vita normale o questa sarà al sua vita futura? Cosa le ha nascosto sua mamma per tutti questi anni?

Questi sono i continui pensieri della ragazza per tutto il tempo, alternati dai sentimenti che prova per i gemelli, o meglio per uno in particolare (non vi dirò per chi)!

Mi sono piaciuti tantissimo Lukas e Jared, così simili ma così diversi in realtà: gioioso e sereno uno, ombroso e scostante l’altro. Alara è una ragazza tosta che si fa rispettare e Priest l’ho adorato (mi ha ricordato un po’ Luc della serie Lux).

Insomma per essere il primo della trilogia e nonostante in alcuni momenti io mi sia sentita turbata (sono facilmente impressionabile) è promosso. Il finale lascia aperta la storia costringendoci a non avere risposte alle nostre domande.

IL MIO VOTO