AUTORE:
Sophie Jordan
PUBBLICAZIONE:2011
EDITORE:
Piemme Freeway
PAGINE:280
TRAMA
"Discendiamo dai draghi. Siamo dei mutaforma che hanno
sviluppato la capacità di apparire umani per sfuggire ai Cacciatori.
Viviamo nascosti nelle foreste remote, volando solo di notte,
dispiegando le ali quando nessuno può vederci. Siamo Draki. Io mi
chiamo Jacinda e sono il tesoro del mio branco, l'unica capace di di
soffiare ancora fuoco. Ma dopo avere infranto per l'ennesima volta le
regole che proteggono la vita della nostra comunità, sono stata
costretta a fuggire insieme a mia madre e mia sorella. Ci siamo
sepolte vive in un'anonima cittadina, dove sono costretta a mantenere
l'aspetto umano con il rischio di dimenticare la mia vera natura.
Finché mon mi sono ritrovata nella stessa scuola del mio Cacciatore.
E' possibile una simile coincidenza? Oppure questo bellissimo e
pericoloso ragazzo non è quello che la sua famiglia vorrebbe fare
credere?"
Salve a tutti cari lettori! Oggi vi parlo di questo libro, primo di
una trilogia decisamente convincente!
Innanzitutto adoro le copertine: dalla prima all'ultima davvero! Lo
so che il libro non si giudica dalla copertina, ma diciamolo che
anche l'occhio vuole la sua parte! Come avrete letto dalla trama
abbiamo a che fare con una geniale interpretazione del mondo dei
draghi. I draghi sono le creature magiche protagoniste di mille
fantasy per eccellenza, e in questo caso vengono trasformate in
qualcosa di più moderno e originale. Mutaforma, draki. L'idea che
una ragazza possa trasformarsi in un drago mi entusiasma parecchio
perchè non si è mai vista. Si parla sempre di mutaforma con i
licantropi probabilmente, ma con i draghi è decisamente una novità.
La storia parla di questa ragazza, Jacinda, una draki preziosa per il
suo clan quanto ribelle e riluttante verso le regole della propria
comunità.
"La mia dote non è fichissima. Darei qualsiasi cosa pur di
liberarmene. Per diventare una draki d'acqua. O un'offuscatrice. O
un'onice. O... bè, la lista è davvero lunga. Invece sono così.
Sputo fuoco.Sin dalla mia prima manifestazione, a undici anni, ho
smesso di essere Jacinda. Sono la sputafuoco, punto. E tanto basta
perchè il clan voglia la mia vita come se fosse sua. E' peggio di
mia madre, il Clan."
Jacinda, oltre ad essere una persona piena di volontà e forte, è
paradossalmente oppressa e monopolizzata dal proprio clan, dalle
aspettative che la riguardano. Inoltre da quando lei si è
manifestata e la sorella gemella no, i rapporti con la sorella sono
precipitati allontanandola da una parte fondamentale della sua
esistenza, facendole covare un senso di colpa inguaribile. Tuttavia,
la sua voglia di trasgressione verrà ripagata con un incontro
curioso. Si troverà faccia a faccia con uno dei suoi nemici
naturali: i Cacciatori. Uomini addestrati per catturare, torturare e
uccidere i draki per poi ricavarne profitti. Il destino però vuole
che non sia questo il caso di Jacinda, che non sia arrivata la sua
fine.
"Più il Cacciatore si avvicina, più sento il cuore
martellare. Mi vede. Resta impietrito, si ferma. Ci guardiamo negli
occhi. Sta per succedere. Sta per chiamare gli altri, mi assaliranno
come predatori affamati. Eppure, più che malvagio
sembra...affascinato."
La storia procede con la fuga di Jacinda, Tamra, sua sorella gemella,
e la madre dal Clan pronte a riniziare una vita tra gli umani.
Seppure non incline a quel tipo di progetto Jacinda non ha altra
scelta che seguire la madre e la sorella, tuttaltro che dispiaciute
del suo poco entusiasmo. Ed è lì, in quella cittadina deserta che
incontrerà il suo Cacciatore, in una normalissima scuola umana,
incontrerà Will. Lo stesso Will che avrebbe potuto condannarla a
morte certa, ma che l'ha risparmiata, lo stesso Will con cui
inevitabilmente creerà un rapporto che va ben oltre il concetto di
razza.
Insieme saggeranno i loro segreti, insieme si innamoreranno e
apprezzeranno l'uno i difetti e pregi dell'altra senza alcuna
discriminazione. Quando sembra che tutto vada finalmente per il verso
giusto nella vita di Jacinda, quando si convince di riuscire a stare
in quella città che soffoca la sua vera natura solo grazie alla
presenza di Will che la mantiene tuttavia così viva, verrà di nuovo
messa in gioco ogni cosa. Jacinda e la sua famiglia dovranno fuggire
di nuovo, verso una minaccia se possibile ancor più grigia delle
aspettative, verso l'ignoto, verso l'unico posto dove possano però
trovare riparo, nell'unico posto dove Will ovviamente non può
seguirla.
Tra i personaggi mi sono trovata in netta difficoltà con Will e
Cassian. Di Will si ha un ritratto più dettagliato: è determinato,
letale e addestrato, sexy e desiderabile, ma anche infinitamente
buono e curioso. La sua curiosità lo portano a differenziarsi dalla
sua famiglia di spietati assassini, lo portano sotto una luce di
favoritismo da parte del lettore. Inoltre per Jacinda farebbe di
tutto, è decisamente un buon partito, il ragazzo che ognuna di noi
vorrebbe avere probabilmente. Di Cassian invece non mi sono ancora
fatta un'idea precisa. Probabilmente di primo getto posso dire che si
trova nel ruolo dell'antipatico, sessista e narcisista della
situazione, ma credo che dietro il suo personaggio si nasconda ben
altro e prima di pronunciare il verdetto voglio dargli la possibilità
di mostrarsi nel secondo capitolo. Eh sì, Firelight è un libro che
consiglio a tal punto da proseguire con il secondo capitolo della
trilogia: Vanish.
IL MIO VOTO
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