sabato 31 gennaio 2015

Recensione: Firelight, La Ribelle di Sophie Jordan

TITOLO: Firelight, La Ribelle
AUTORE: Sophie Jordan
PUBBLICAZIONE:2011
EDITORE: Piemme Freeway
PAGINE:280
TRAMA
"Discendiamo dai draghi. Siamo dei mutaforma che hanno sviluppato la capacità di apparire umani per sfuggire ai Cacciatori. Viviamo nascosti nelle foreste remote, volando solo di notte, dispiegando le ali quando nessuno può vederci. Siamo Draki. Io mi chiamo Jacinda e sono il tesoro del mio branco, l'unica capace di di soffiare ancora fuoco. Ma dopo avere infranto per l'ennesima volta le regole che proteggono la vita della nostra comunità, sono stata costretta a fuggire insieme a mia madre e mia sorella. Ci siamo sepolte vive in un'anonima cittadina, dove sono costretta a mantenere l'aspetto umano con il rischio di dimenticare la mia vera natura. Finché mon mi sono ritrovata nella stessa scuola del mio Cacciatore. E' possibile una simile coincidenza? Oppure questo bellissimo e pericoloso ragazzo non è quello che la sua famiglia vorrebbe fare credere?"

Salve a tutti cari lettori! Oggi vi parlo di questo libro, primo di una trilogia decisamente convincente!
Innanzitutto adoro le copertine: dalla prima all'ultima davvero! Lo so che il libro non si giudica dalla copertina, ma diciamolo che anche l'occhio vuole la sua parte! Come avrete letto dalla trama abbiamo a che fare con una geniale interpretazione del mondo dei draghi. I draghi sono le creature magiche protagoniste di mille fantasy per eccellenza, e in questo caso vengono trasformate in qualcosa di più moderno e originale. Mutaforma, draki. L'idea che una ragazza possa trasformarsi in un drago mi entusiasma parecchio perchè non si è mai vista. Si parla sempre di mutaforma con i licantropi probabilmente, ma con i draghi è decisamente una novità.
La storia parla di questa ragazza, Jacinda, una draki preziosa per il suo clan quanto ribelle e riluttante verso le regole della propria comunità.
"La mia dote non è fichissima. Darei qualsiasi cosa pur di liberarmene. Per diventare una draki d'acqua. O un'offuscatrice. O un'onice. O... bè, la lista è davvero lunga. Invece sono così. Sputo fuoco.Sin dalla mia prima manifestazione, a undici anni, ho smesso di essere Jacinda. Sono la sputafuoco, punto. E tanto basta perchè il clan voglia la mia vita come se fosse sua. E' peggio di mia madre, il Clan."


Jacinda, oltre ad essere una persona piena di volontà e forte, è paradossalmente oppressa e monopolizzata dal proprio clan, dalle aspettative che la riguardano. Inoltre da quando lei si è manifestata e la sorella gemella no, i rapporti con la sorella sono precipitati allontanandola da una parte fondamentale della sua esistenza, facendole covare un senso di colpa inguaribile. Tuttavia, la sua voglia di trasgressione verrà ripagata con un incontro curioso. Si troverà faccia a faccia con uno dei suoi nemici naturali: i Cacciatori. Uomini addestrati per catturare, torturare e uccidere i draki per poi ricavarne profitti. Il destino però vuole che non sia questo il caso di Jacinda, che non sia arrivata la sua fine.
"Più il Cacciatore si avvicina, più sento il cuore martellare. Mi vede. Resta impietrito, si ferma. Ci guardiamo negli occhi. Sta per succedere. Sta per chiamare gli altri, mi assaliranno come predatori affamati. Eppure, più che malvagio sembra...affascinato."

La storia procede con la fuga di Jacinda, Tamra, sua sorella gemella, e la madre dal Clan pronte a riniziare una vita tra gli umani. Seppure non incline a quel tipo di progetto Jacinda non ha altra scelta che seguire la madre e la sorella, tuttaltro che dispiaciute del suo poco entusiasmo. Ed è lì, in quella cittadina deserta che incontrerà il suo Cacciatore, in una normalissima scuola umana, incontrerà Will. Lo stesso Will che avrebbe potuto condannarla a morte certa, ma che l'ha risparmiata, lo stesso Will con cui inevitabilmente creerà un rapporto che va ben oltre il concetto di razza.
Insieme saggeranno i loro segreti, insieme si innamoreranno e apprezzeranno l'uno i difetti e pregi dell'altra senza alcuna discriminazione. Quando sembra che tutto vada finalmente per il verso giusto nella vita di Jacinda, quando si convince di riuscire a stare in quella città che soffoca la sua vera natura solo grazie alla presenza di Will che la mantiene tuttavia così viva, verrà di nuovo messa in gioco ogni cosa. Jacinda e la sua famiglia dovranno fuggire di nuovo, verso una minaccia se possibile ancor più grigia delle aspettative, verso l'ignoto, verso l'unico posto dove possano però trovare riparo, nell'unico posto dove Will ovviamente non può seguirla.
Tra i personaggi mi sono trovata in netta difficoltà con Will e Cassian. Di Will si ha un ritratto più dettagliato: è determinato, letale e addestrato, sexy e desiderabile, ma anche infinitamente buono e curioso. La sua curiosità lo portano a differenziarsi dalla sua famiglia di spietati assassini, lo portano sotto una luce di favoritismo da parte del lettore. Inoltre per Jacinda farebbe di tutto, è decisamente un buon partito, il ragazzo che ognuna di noi vorrebbe avere probabilmente. Di Cassian invece non mi sono ancora fatta un'idea precisa. Probabilmente di primo getto posso dire che si trova nel ruolo dell'antipatico, sessista e narcisista della situazione, ma credo che dietro il suo personaggio si nasconda ben altro e prima di pronunciare il verdetto voglio dargli la possibilità di mostrarsi nel secondo capitolo. Eh sì, Firelight è un libro che consiglio a tal punto da proseguire con il secondo capitolo della trilogia: Vanish.

IL MIO VOTO






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