Recensione: Hidden, La Prigioniera di Sophie Jordan

TITOLO: Hidden, La Prigioniera

AUTORE: Sophie Jordan

PUBBLICAZIONE:2013

EDITORE: Piemme Freeway

PAGINE:223

TRAMA

"La lotta spietata fra draki e cacciatori non ha tregua e non risparmia nemmeno l'amore appassionato. Jacinda e Will continuano a sfidare le leggi, incapaci di assoggettarsi alle regole che hanno protetto le loro famiglie. Amarsi li espone a pericoli mortali, perchè i draki ucciderebbero un cacciatore sensa esitare, se si rendesse necessario per proteggere il proprio clan, ma i cacciatori farebbero mercato con la pelle e il sangue dei draki, vedendoli agli enkros, saccheggiatori di essere viventi, coloro che mandano i cacciatori a catturare quelli come Jacinda. La sorellina di Cassian è nelle loro mani. Quindi, per evitare che venga uccisa, o peggio, Jacinda si offre di penetrare nella fortezza degli enkros, considerata inespugnabile. Per liberarla, Jacinda riesce a convincersi il principe dei draki a seguire lei e Will, pur sapendo che sottovalutare la gelosia fra i due potrebbe rivelarsi un clamoroso errore. Potrebbe essere la fine del loro sogno, oltre che l'nizio di una feroce, sanguinosa e definitiva resa dei conti."

Eccoci finalmente all'ultimo capitolo di questa travolgente trilogia. Le recensioni precedenti sono state positive, e questa non è da meno. L'originalità dei soggetti, i draki, ovvero discendenti delle nobili creature originarie i draghi, il clichè del fatidico amore proibito, l'avventura, i personaggi, gli intrighi e i segreti fanno di questa trilogia un ottima scelta.

 Non posso fare a meno di tessere le lodi delle copertine, anche quest'ultima è da togliere il fiato, credo sia la mia preferita tra le tre! In questo ultimo capitolo Jacinda, Will, Tamra e Cassian si trovano a pianificare la fuga di Miram dalla prigionia degli enkros. Jacinda si propone di entrare nella loro fortezza e di aspettare che il resto faccia irruzione per potere liberare entrambe. In quel breve ed unico giorno Jacinda si rende conto della triste realtà in cui si trova, di quanti draki abbiano dovuto soffrire una pena peggiore della morte, la tortura e l'umiliazione.

"La stanza gira. Le facce mi sfilano davanti. Persone. Come me. Vorrei gridare sono come voi! State torturando qualcuno che fa le stesse vostre cose, grandi e piccole. Qualcuno che pensa, vive, ama e odia. E odia... Vi odia tutti. [...] Mi gettano sul lettino come se non fossi niente. Come se fossi già morta. Un cadavere. Con la differenza che se fossi un cadavere non baderebbero ad infliggermi le cose terribili che hanno in programma di fare. "

Fino all'ultimo pare che non tutto sia perduto, che il piano dei protagonisti sia destinato a fallire, eppure alla fine con una serie di intoppi riescono ad evadere. Quando sembra che tutto sia finalmente finito, si trovano a dovere affrontare un secondo problema che porterà Will e Jacinda trascinati ancora nel clan. Sembra che non arriverà mai il così tanto desiderato giorno in cui entrambi si rifacciano una vita lontana dal clan e dalla famiglia di cacciatori. Tutto all'improvviso prende una piega di pura azione e adrenalina che mi ha fatto letteralmente divorare queste pagine.

Ho rivalutato Corbin alla fine, l'odioso cugino di Cassian, seppure "cattivo" alla fine si è dimostrato quasi umano, manipolato e ingenuo. Insidiose, e scomode verità verranno a galla e porteranno ad una vera e propria rivoluzione all'interno del clan.

Temo di non potere dire altro per evitare spoiler, se non che consiglio davvero questa trilogia, ma lo capirete meglio dalle scorse recensioni! La conclusione perfetta, credetemi. 

IL MIO VOTO