Titolo:
“Ti fidi di me?” (“Wait for you” #1.5)
Autore:
J. Lynn
Data
di pubblicazione: 3 Luglio 2014
Editore:
Editrice Nord
Pagine:
319
L'università è il suo nuovo inizio. Dopo
quasi un anno in cui è rimasto confinato in un limbo di solitudine, Cameron
Hamilton vuole lasciarsi il passato alle spalle, riprendere gli studi e,
finalmente, tornare a divertirsi. Tanto lui è abituato a ottenere sempre ciò
che vuole, in particolare quando si tratta di ragazze. Ma tutto cambia il
giorno in cui, per caso, si "scontra" con Avery Morgansten. E non
solo perché lei sembra essere immune al suo fascino (sebbene Cam ci provi in
ogni modo...), ma soprattutto perché è una ragazza diversa dalle altre, così
sensibile e sfuggente, eppure allo stesso tempo determinata e sicura di sé. In
brevissimo tempo, Cam si innamora perdutamente di lei, senza sapere che
l'atteggiamento ostentato da Avery è in realtà una maschera dietro la quale lei
nasconde le sue paure e i suoi segreti, una maschera che le impedisce di
confessargli ciò che prova davvero per lui. Però Cam non ha nessuna intenzione
di rassegnarsi, ed è pronto a tutto pur di fare breccia nell'armatura che protegge
il cuore di Avery e guadagnare la sua fiducia... "Ti fidi di me?"
racconta la storia di "Ti aspettavo" dal punto di vista di Cam,
svelandoci episodi inediti e facendoci rivivere un amore straordinario e unico
come fosse la prima volta.
La mia recensione
Finalmente
ho trovato il tempo per recensire “Ti fidi di me?” il companion book di “Ti
aspettavo”, che ci narra la storia dal punto di vista di Cameron Hamilton. Quindi per tutte le amanti
del fantastico Cam questo è il libro perfetto.
Per
prima cosa purtroppo il romanzo presenta davvero poche scene “nuove” alla
storia, mentre avrei preferito che la fantastica J. Lynn (alias della geniale
Jennifer Armentrout) ci regalasse qualche momento inedito delle loro vicende.
Per quanto non innovativo, il pov di Cam è comunque
non è certo da sottovalutare: leggermente più “spinto” di quello di Avery
però più schietto, che ci offre una
narrazione divertente e che lascai il segno con dolcezza e battute ironiche.
“Era solo quello? Una sfida? Dalla prima
volta che avevo incontrato Avery, lei si era messa a correre per scappare da
me, e di solito le ragazze correvano per venire da me. Ma ciò che le avevo
detto la sera prima riguardo al perché volessi uscire con lei era vero. Avery
m’interessava sul serio. Non era come le altre, sempre tutte in tiro,
falsamente ritrose e un po’ civette. Non che in questo ci fosse qualcosa di
male, ma Avery era diversa. Mi faceva ridere. Magari non di proposito, ma mi
piaceva pazzamente vederla arrossire per le cose più semplici oppure sorridere.
Pasticcino era una spanna al di sopra di tutte le altre donne che conoscevo.”
Cam
Come
ho anticipato sopra, chi ha letto “Ti aspettavo” conosce già i nostri due
protagonisti: Avery è alle prese con il primo anno di università ed è reduce da
un passato che l’ha ferita profondamente e da cui tenta di scappare; Cam è uno
studente universitario nonché vicino di casa di Avery che di certo non passa
inosservato.
Avery
è una ragazza introversa che nonostante rimanga colpita da Cam sin dal primo
“scontro”, è determinata a stargli lontana; tuttavia il buon Cam non è il tipo
che si arrende al primo rifiuto e con molta pazienza cerca continuamente a
conquistare la ragazza della “porta accanto”.
Ma
parliamo del nostro protagonista! Di Cam sappiamo che ha un forte passione per
la cucina (chi non vorrebbe farsi preparare la colazione da un cuoco come
lui?!), che è moto inventivo (infatti cerca sempre modi originali per
dimostrare il proprio interesse ad Avery) e che ha sempre la risposta pronta. Però
in queste pagine scopriamo che ha qualità nascoste: ad esempio ha un nomignolo
diverso per ogni persona (Avery è il suo "Pasticcino alla fragola").
“Mi ritrovai immerso in un profumo di
frutti i bosco e di muschio e di buono.
Porca miseria, ero appena stato steso da un Pasticcino alla Fragola.”
Cam
Se la
narrazione di Avery ci mostrava le paure e le insicurezze di una ragazza che ha
un passato turbolento e che faticava a fidarsi e a lasciarsi andare, quella di
Cam ci propone il dolore e la paura di un amore che tarda a sbocciare, e il
terrore di perdere la persona che ama, perché non riesce a fidarsi di lui; leggere le difficoltà di questa coppia è stato
ancora più sofferente e intenso rispetto al primo romanzo. Inoltre riusciamo a
capire quanto Cam sia affezionato alla sua famiglia e in particolare alla sorellina Teresa che è protagonista del libro "Stai qui con
me" (insieme a Jase, amico di Cam che
iniziamo a conoscere meglio proprio in questo romanzo).
“Ma volevo quello che avevano i miei
genitori. Con Avery, volevo qualcosa che potesse durare. […] All’inizio vedere
Avery con mia sorella fu doloroso. Pasticcino era timida in modo quasi insopportabile
e mia sorella, che Dio la benedica, per coinvolgerla nella conversazione
dovette trascinarla con gentilezza. Alla fine, però, Pasticcino riuscì a
rilassarsi e presero a parlare di danza. Avery si offrì persino di aiutare
Teresa a preparare il contorno per la cena. […] La settimana prima, durante
un’esibizione, Teresa si era rotta un legamento crociato anteriore.” Cam
Non
voglio proseguire oltre, perché anche se la storia la conosciamo, il pov di Cam
è una lettura divertente e molto dolce, forse addirittura più romantica di
quella di Avery stessa.
Inoltre
ricordate che la penna è quella di J. Armentrout quindi siamo sicure che i
dialoghi sono brillanti e divertenti, con quel pizzico di romanticismo capace
di far cedere anche le più scettiche di noi.
A chi
interessasse la casa Editrice Nord ha messo online la novella “La proposta”,
degna conclusione di questa bellissima storia (link qui).
IL MIO VOTO
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