venerdì 3 luglio 2015

Recensione “Violet” di Jessica Brody




Titolo: “Violet” (Unremembered #1)

Autore: Jessica Brody

Data di pubblicazione: 28 Gennaio 2015

Editore: Fanucci editore

Pagine: 294




Quando il volo 121 della Freedom Airlines precipita nell'oceano Pacifico, nessuno si aspetta che ci siano dei superstiti. Così, la notizia di una giovane donna ritrovata a galleggiare tra i rottami dell'aereo, praticamente illesa, fa il giro del mondo. Nessuno sa spiegarsi come possa essere sopravvissuta... tantomeno lei. La sua mente è una tabula rasa: non ricorda il proprio nome né nessun avvenimento della sua vita, e non sa cosa ci facesse su quel volo. Le sue impronte digitali e il suo DNA non si trovano in alcun database, nessuno ha denunciato la sua scomparsa. Intrappolata in un mondo che non riconosce, con delle abilità che non è in grado di comprendere e ossessionata da una minaccia che è solo un'eco nella sua testa, la misteriosa ragazza si sforza di rimettere insieme i pezzi del proprio passato e scoprire chi è veramente. Ma a ogni indizio seguono nuove domande, e il tempo per trovare le risposte è sempre meno. La sua unica speranza è un ragazzo affascinante, che sostiene di conoscerla da prima dell'incidente e di averla aiutata a fuggire da un esperimento top secret. Ma lei di chi può fidarsi davvero?

La mia recensione

Buongiorno amici e amiche lettrici! Oggi voglio parlarvi di questo romanzo che sinceramente non so bene in che genere inserirlo, ma che mia ha piacevolmente sorpresa.
Violet si risveglia sui rottami del volo 121 della Freedom Airlines nel bel mezzo dell’oceano e quando viene tratta in salvo dai soccorritori si rende conto di non ricordare nulla: il suo nome, come sia finita sull’aereo, quanti anni ha etc: ha un enorme vuoto di memoria!

L’unica cosa che ha è un medaglione a forma di cuore con un’incisione S+Z 1609, ed un biglietto con su scritto “fidati di lui”. Ma lui chi? Non c’è un nome, non un altro indizio e nessuno sembra conoscerla o denunciare la sua scomparsa.

“ Non ci si può fidare di niente e di nessuno. Nemmeno della propria memoria.” Violet
L’infermiera allora decide di chiamarla Violet per i suoi bellissimi occhi viola: impossibile passare inosservata con degli occhi e un fisico da modella, eppure nessuno sa dirle niente di se.
Tutto sembra confuso finché un ragazzo, Zen, si presenta da lei per portarla via e nonostante le incertezze e le paure, Violet sa che in lui c’è qualcosa di familiare, di rassicurante; ma può davvero fidarsi di queste sensazioni?
Non andrò oltre con la trama, lascerò a voi trovare le risposte e vedere come prosegue la storia di Violet.
Intorno alla protagonista ruotano diversi personaggi: in primo luogo i genitori affidatari e il loro adolescente figlio Cody, Zen, degli strani uomini che sembrano seguire Violet etc; hanno tutti un ruolo marginale, eccetto Zen, perché tutto è incentrato sul tentare di ricordare di Violet e la storia che la lega al bel ragazzo arrivato per salvarla.
Jessica Brody ci mostra un mondo che conosciamo ma che vedendolo tramite gli occhi di Violet ce lo fa apparire diverso, curioso, dove anche un semplice toast al formaggio crea sorpresa.
Ho provato ad immedesimarmi nei panni di Violet, trovandomi senza neanche un ricordo e la sola risposta che mi sono data è che cercherei in tutti i modi di capire almeno chi sono; provate a pensare di non sapere come vi chiamate, non sapere quanti anni avete, non riuscire a riconoscere neanche cosa sia una macchina, un telefono, nulla…cosa fareste? Tentereste l’impossibile per provare a scoprire chi siete? Vi fidereste delle vostre sensazioni verso quel ragazzo misterioso che sembra conoscervi? Ebbene tutto questo è il filone narrativo del primo romanzo della serie “Unremembered” di Jessica Brody.

“Non so ancora parecchie cose. Ma, per la prima volta da quando mi sono svegliata su quel rottame galleggiante, nutro la speranza che finalmente le mie domande otterranno una risposta.” Violet

Lo stile è chiaro, preciso ma senza giri di parole che farebbero perdere la connessione con la storia; Violet è un punto interrogativo come personaggio perché per quanto apprezzi la sua voglia di capire, scoprire,  ho deciso comunque di aspettare il seguito per sbilanciarmi su di lei.
“Violet” è un romanzo piacevole, che in poche pagine vi incuriosirà per la sua strana storia; è una serie quindi aspetto di leggere il secondo volume (che in teoria la Fanucci avrebbe già acquistato) per scoprire cosa succederà alla ragazza dagli occhi viola.

IL MIO VOTO

2 commenti:

  1. L'ho finito una paio di giorni fa. Gli ho dato 3 stelle perchè lo stile è abbastanza semplice e scorrevole, ma la storia in se non è riuscita a convincermi appieno.

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    1. Concordo con te Rosita. Non mi è completamente dispiaciuto però gli manca qualcosa...spero che con il secondo ci sia il balzo di qualità!

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