TITOLO: Quando il
Diavolo mi ha preso per mano
PUBBLICAZIONE:
2013
CASA EDITRICE:
PiemmeFreeway
TRAMA: “Nel
paesino di mare dove abita Violet non succede mai niente… fino a
quando River non affitta la casetta dietro la sua e incominciano a
verificarsi eventi inquietanti: i bambini scompaiono, gli adulti
hanno strane visioni e diventano inspiegabilmente violenti. Tutto
mentre Violet è sempre più attratta da quel ragazzo misterioso che
ormai entra indisturbato in casa sua. Ma River è soltanto un
bugiardo dal sorriso irresistibile e il passato misterioso o dietro i
suoi occhi ipnotici si nasconde qualcos’altro? La nonna di Violet
l’aveva messa in guardia dai giochi che sa fare il diavolo, ma lei
non aveva mai pensato che il male potesse nascondersi dietro un
ragazzo dai capelli scuri che si appisola in giardino, adora il caffè
e ti fa tremare di passione."
“Quando il
Diavolo mi ha preso per mano” è uno dei libri più particolari che
abbia mai letto. E’ relativamente una novità se si tiene conto che
è stato pubblicato in lingua originale nel 2013 e giunto in Italia
grazie alla Piemme solo nel 2014. Guardando in giro ho notato
commenti non tanto positivi, ma infondo non credo sia un libro così
pessimo. Come ho già detto è piuttosto particolare: particolare i
personaggi, la storia, è un insolito libro ecco, quindi chiedo scusa
se risulterò vaga e a volte con idee poco chiare riguardo ad un
giudizio.
Innanzitutto ci
tengo a precisare che il Diavolo ha ben poco a che fare con tutto
questo libro. Quando mi è stato consigliato ero un po’ in forse
perché dal titolo sembrava parlasse di Satana e roba simile, invece
non è per niente così. Il termine Diavolo penso sia usato in modo
estremamente metaforico. Il titolo originale “Between the Devil and
the Deep Blue Sea” infatti credo sia un po’ più azzeccato,
anche se tira in mezzo Devil. Leggendolo infatti si è piacevolmente
soprafatti dalla splendida ambientazione!
Una piccola
cittadina forse un po’ arretrata che si affaccia sul mare, in
particolare l’abitazione enorme e sfarzosa quanto decadente della
protagonista ha un posto particolare in panoramica sulla distesa
salmastra. Alcuni dei più bei passi del libro si svolgono in riva al
mare e immedesimandomi lo trovo davvero piacevole.
Anche l’idea di
vivere da sola con solo il fratello, senza genitori, una casa enorme
da mantenere senza però soldi per farlo è decisamente bizzarro,
quasi surreale. Per quanto entusiasmante per ogni adolescente, quali
genitori davvero lascerebbero i propri figli da soli senza farsi
sentire per mesi? Questo convince decisamente poco il lettore secondo
me, rende la storia ancor più bizzarra se possibile, direi
addirittura poco credibile. Per quanto riguarda i personaggi mi è
ancor più difficile esprimere un giudizio ben chiaro.
Violet White, la
protagonista, non è così brillante come in realtà viene
considerata. E’ il personaggio più legato all’intera trama
particolare, il personaggio davvero più bizzarro. E’ consapevole
di apparire “pazza” agli occhi degli altri perché se ne sta
sempre per i fatti suoi se non fosse per l’unica ragazza con cui
può dire di avere una amicizia ovvero Sunshine, e non aiuta il fatto
che indossa sempre i vestiti della nonna ormai defunta, la vecchia
Freddie.
“Sei attenta.
Riflessiva. Percettiva. Più onesta della maggior parte delle
persone. Detesti l’imprudenza, ma sai essere impulsiva, quando ti
fa comodo. Odi tuo fratello e gli vuoi bene più che a qualsiasi
altra cosa al mondo. Speri che i tuoi genitori tornino a casa, ma hai
imparato a vivere senza di loro. Sei per la pace, ma se ti spingono
al limite puoi essere di una violenza inaudita.”
Questa è la
percezione che River ha di Violet. Personalmente non ci trovo granchè
similitudini. Riflessiva? Sì, forse troppo. Se invece di fare mille
riflessioni avesse agito subito avrebbe risparmiato un sacco di
problemi a tutti. Percettiva e attenta ai particolari sicuramente!
Questo è uno degli aspetti positivi del suo carattere, peccato però
che nonostante non si lasci sfuggire niente a conti fatti non agisce,
rimane una spettatrice passiva, attenta vero, ma passiva. Il lato
violento sinceramente non l’ho mai visto uscire, e credetemi ce ne
sono state parecchie di situazioni in cui avrebbe potuto dargli
libero sfogo.
Freddie, la nonna
ormai defunta, ricopre un ruolo quasi fondamentale nella storia. E’
lei che aveva sempre messo in guardia Violet dal famigerato Diavolo,
ed è lei che ha nascosto la vena di mistero presente e contorta di
questo libro. Dietro la vita movimentata di Freddie si celano le
risposte alla parte gialla di questo romanzo.
Su di lei non ho le
idee pienamente chiare. A primo impatto la valuterei un po’ fuori,
un po’ pazza, eccentrica forse, ma ho come l’impressione che ci
sia dell’altro che non è ancora voluto emergere.
Luke e Sunshine li
metto allo stesso livello. Due rimorchiatori capaci e innamorati
l’uno dell’altra che prima di accorgersene devono fare le civette
con metà mondo. Un classico intramontabile, che se di sfondo non
guasta mai. Una particolarità di Sunshine che me la mettono in bella
luce è la sua tendenza a nascondere e insabbiare le verità scomode,
quelle che la fanno soffrire. Nasconderle agli altri, a Violet
persino, ma soprattutto a sé stessa. Credo sia un personaggio che se
ben sviluppato potrebbe saltare fuori con un bel colpo di scena nel
prossimo libro(se mai ci sarà!).
Ed ora veniamo al
coprotagonista River West.
“ Non era
alto, meno di un metro e ottanta, forse, ed era magro, ma muscoloso.
Aveva i capelli folti, castani, con la riga di lato…finchè il
vento del mare non glieli soffiò sulla fronte, scompigliandoli. La
sua faccia mi piacque da subito; e anche la sua pelle abbronzata, di
chi ha passato ogni singolo giorno della sua vita sotto il sole
estivo; e i suoi occhi castani. [..] Indossava un paio di pantaloni
neri di lino- del tipo che, nel mio immaginario, portavano solo i
maschi con la barba incolta e la mascella squadrata dei film europei
ambientati in posti di mare- e una camicia bianca. Addosso ad un
altro avrebbe fatto uno strano effetto, ma a lui stava proprio bene.”
Dunque. Il mio
giudizio per River è confusissimo, più di tutti credo, più della
storia stessa. Ci sono momenti in cui leggi di alcuni suoi piccoli
gesti ti scioglieresti come neve al sole, altre volte che lo odi
profondamente, così tanto da volerlo prendere a vangate. Il tutto,
grazie ad una serie di spiegazioni ed eventi, mi ha portato a provare
nei suoi confronti un vero e proprio fastidio.
River West mi infastidisce. Per quanto carino, infondo non è
pienamente buono, non ha la consapevolezza di ciò che è giusto o
sbagliato, è senza stabilità, non da certezze e cosa peggiore di
tutte è un bugiardo incallito. Non sai mai quando è sincero. Odio
l’indecisione e le falsità.
Per questo invece
adoro suo fratello Neely. Lui è davvero adorabile. Comparirà in un
secondo momento nella storia, ma nonostante sia facilmente irascibile
e violento (lo ammetto mi ci rivedo personalmente) lui è
sinceramente buono, e nonostante tutto vuole un bene dell’anima al
fratello, così tanto che lo segue in capo al mondo.
Cosa più
importante di tutte è che con lui non sbagli mai, se pensa A, lui
farà A. Senza bugie, senza trucchetti.
L’ultimo
personaggio di cui voglio parlarvi lo chiamerò “X”. Per non
spoilerare nulla, per incuriosirvi e proseguire sul velo di mistero
di tutta questa faccenda e per farmi un po’ odiare dai lettori
curiosi! Abbiate pazienza suvvia.
X è squilibrato.
Il cattivo della situazione, quello che riesce alla grande perché
oltre ad essere cattivo è pazzo, cioè realmente vive nella completa
follia e per questo non ha dubbi né rimorsi, né ripensamenti, né
il minimo scrupolo nel fare ciò che vuole. Questi sono i veri
cattivi che riescono sempre nel migliore dei modi, quelli folli e
matti da legare e consapevoli di esserlo tra l’altro. X fa davvero
quasi paura, e se lo dico io che ho un debole spiccato per i
cattivoni, credetemi è così!
Questa è la mia
recensione, una delle più corte in realtà, perché come ho già
detto questo libro mi ha lasciata perplessa, senza un’idea chiara
di come classificarlo.
Ripeto è un libro
particolare e insolito, sicuramente intrigante, e se siete curiosi
come lo sono io lo leggerete giusto per farvene un’idea! E vi prego
poi condividetela con me così vediamo di farci un’idea più
definita insieme e vedere se varrà la pena aspettare un seguito. Io
solo per curiosità e per vedere se la cara April riesce a
conquistarmi lo leggerò sicuramente, so che non riuscirò a
resistere alla tentazione!
IL MIO VOTO



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