venerdì 2 gennaio 2015

Recensione "Città di vetro" di Cassandra Clare








TITOLO:  Shadowhunter, Città di Vetro
AUTORE:  Cassandra Clare
PUBBLICAZIONE:2009
EDITORE: Mondadori
PAGINE:566





 TRAMA
“Clary era convinta di essere una ragazza come mille altre, e invece non solo è una Shadowhunter, una Cacciatrice di demoni, ma ha l’eccezionale potere di creare rune magiche. Per salvare la vita di sua madre, ridotta in fin di vita dalla magia nera di suo padre Valentine, Clary si trova costretta ad attraversare il portale magico che la porterà nella Città di Vetro, luogo d’origine ancestrale degli Shadowhunters, in cui entrare senza permesso è proibito.
Come se non bastasse, scopre che Jace, suo fratello, non la vuole laggiù, e Simon, il suo migliore amico, è stato arrestato dal Conclave, che non si fida di un vampiro capace di sopportare la luce del sole. Con Valentine che chiama a raccolta tutti i suoi poteri per distruggerli, l’unica possibilità degli Shadowhunters è stringere un patto con i nemici di sempre: i Figli della Notte, i Nascosti e il Popolo Fatato. E mentre Jace si rende conto poco a poco di quanto sia disposto a rischiare per Clary, lei deve imparare a controllare al più presto i suoi poteri. L’amore è un peccato mortale…forse, e i segreti del passato rischiano di essere fatali.”

Cari lettori e lettrici ben trovati! Come stanno proseguendo le vostre ferie? Spero nel migliore dei modi, io personalmente sto rotolando pranzo dopo pranzo, e sono indietrissimo con la lista di libri da leggere! Recupererò, prometto, ma nel frattempo eccomi con la recensione del terzo capitolo del mondo degli Shadowhunters.

Città di Vetro è il terzo capitolo dell’opera di Cassandra Clare, partita con l’idea di una trilogia, ma affezionata al mondo da lei creato ha deciso di estenderlo in una esologia: Città di ossa (2007) , Città di cenere (2008) , Città di vetro (2009) , Città degli angeli caduti (2011) ,  Città delle anime perdute (2012), Città del fuoco celeste (2014).

 
Devo dire che dei tre, questo è stato il migliore. Lo stile di scrittura dell’autrice si è raffinato insieme ai personaggi, rendendo la vicenda sempre più coinvolgente e piena di colpi di scena, di mistero, ma al contempo di piccoli indizi per il lettore. Rispetto al secondo capitolo, Città di Cenere, il cambiamento del punto di vista della narrazione non è stato repentino e continuo, e di conseguenza non spiacevole, anzi, necessario per comprendere al meglio l’intera vicenda.
Sin dalla prima pagina è stato difficile smettere di leggere, l’ho decisamente divorato questo libro! Si arriva ad Alicante, la città natia per gli Shadowhunters, una città meravigliosa di cui ho apprezzato tantissimo le descrizioni, mi è sembrato quasi di essere lì con Clary sulle colline verdeggianti, al cospetto delle torri altissime di vetro, a respirare l’aria così pura e innaturale, così come riuscire a vedere le stelle magicamente così luminose. Mozzafiato davvero, le descrizioni di Alicante hanno contribuito a catapultarmi nel vivo della storia.
“Non puoi dire di avere visto una città finchè non hai visto Alicante dalle torri di vetro.”
Senza parlare dei continui colpi di scena: Simon incastrato, Clary che fa di testa sua e si presenta ad Alicante senza permesso, indizi sparsi dappertutto, personaggi discutibilmente affidabili e creduti persi…bello davvero.
Inoltre, devo essere sincera, all’inizio la testardaggine di Clary mi dava sui nervi. Nel primo capitolo è ammirabile vedere che nonostante è estranea a quel mondo decide di mettersi in gioco, nel secondo è seccante vedere che per colpa sua devono mettersi in moto altre persone visto che non è in grado di difendersi da sé, qui invece Clary non perde la testardaggine, ma acquisisce una certa sicurezza che la porta ad essere coscientemente sconsiderata, si intravede sempre di più la Cacciatrice che è in lei ed è difficile smettere di stare dalla sua parte, di ammirarla persino! Nel prossimo capitolo mi piacerebbe tanto vedere un ulteriore crescita in lei, magari un addestramento serio che le permetta di essere all’altezza dei giovani Cacciatori come Jace, Isabelle, o Alec.
E Jace. Più che crescita del personaggio, si può meglio dire smarrimento del personaggio: Jace soffre la sua condizione di fratellino non solo emotivamente, ma anche fisicamente. L’ho visto stremato, spento, rabbioso e impotente, non ha mai perso le risposte pronte, certo, ma specialmente alla fine del libro si comprende realmente quanto tutta la faccenda di scoprirsi figlio di Valentine e fratello di Clary lo abbiano sconvolto sin dentro le ossa. Una perdita di identità per niente sottile.
Ho apprezzato molto il ruolo di Valentine! Più del solito, s’intende…
Tra queste righe ho imparato a conoscere non solo il visionario fanatico, l’educatore inflessibile, il cacciatore crudele, ma un padre e un uomo innamorato, a modo suo, sconfitto e vulnerabile.
Con questo capitolo si conclude un enorme ciclo nonostante poi vi sarà un seguito, un ciclo di sofferenza, ma anche di vittorie e conquiste. Vittoria su Valentine, conquiste in amore, vittoria sulla verità così infangata e distorta durante l’intera vicenda, vittoria sul male e gli  impostori, conquista di consapevolezza delle proprie capacità.
Come ho già detto in questo libro si è spettatori della crescita di molti personaggi, fatta eccezione per Jace e Clary di cui ho già parlato, vorrei inquadrare Simon. Da mondano costantemente nella friend zone, a vampiro e coraggioso a prendere in mano le redini della sua situazione sentimentale. La sua fedeltà e la sua forza di volontà che lo portano a fare la cosa giusta per i suoi amici nonostante abbia tutto da perdere. Il coraggio con cui affronta Raphael e la guerra stessa (di cui tra l’altro mi sarebbe piaciuto leggere qualche pagina in più ad essere sincera. E’ tutto concentrato al lago Lynn con Clary, Jace e Valentine.). Acquisisce finalmente la consapevolezza del suo essere: capisce che ormai è un vampiro.

“Quello che Simon aveva detto a Clary era vero: quella era anche la sua battaglia  e lì c’era bisogno anche di lui. Non del Simon mondano, che era gentile e un po’ imbranato e non sopportava la vista del sangue, ma del Simon vampiro, una creatura che lui stesso conosceva a malapena. Un vero vampiro sa di essere morto, gli aveva detto Raphael. Ma Simon non si sentiva affatto morto. Anzi, non si era mai sentito così vivo.”
Infine vi presento il nuovo personaggio di Città di Vetro. Cercherò di tenermi lontana dai dettagli per lasciarvelo gustare come si deve: Sebastian Verlac.

“Il sorriso gli illuminò il volto e Clary si sentì mancare il respiro. Per anni aveva disegnato una sua personale graphic novel, in continuo sviluppo: era la storia del figlio di un re colpito da una maledizione che faceva morire tutti quelli che amava. In lui, il principe misterioso, romantico e tenebroso, aveva riversato tutte le sue fantasie. Ed ora eccolo lì, davanti ai suoi occhi: la stessa carnagione pallida, gli stessi capelli arruffati, gli occhi così scuri che le pupille sembravano fondersi nell’iride; gli stessi zigomi alti, gli stessi occhi profondi dalle lunghe ciglia. Clary era sicura di non avere mai visto quel ragazzo, eppure…”
Ho avuto sin dall’inizio sentimenti contrastanti per Seb. All’inizio ho provato molta simpatia: i suoi modi cavallereschi, affascinanti e gentili. In seguito beh…è stato un crescendo di dubbi, interrogativi, e antipatia che non hanno fatto altro che farmi fare ipotesi sui mille altri indizi regalati dal proseguire della vicenda. Questo misterioso ragazzo è infatti la chiave di molti lucchetti!

Altra lancia spezzata in favore del romanzo è una serie di mini avventure che portano i nostri personaggi alla sacrosanta verità: si scoprono vecchi altarini e scheletri nell’armadio, vengono fornite spiegazioni che nel loro insieme compongono il puzzle finale e completo di un intricato intreccio di mistero e bugie. Ricordi sul passato di Valentine e dei suoi figli davvero sconcertanti. Passo dopo passo, pagina dopo pagina avevo già capito parecchie cose e mi innervosivo perché mi chiedevo com’era possibile che tutti gli altri non capissero che le soluzioni le avevano lì, sotto il naso! Ahimè, ve l’ho detto, questo libro mi ha completamente assorbita.
Per Clary e Jace in particolare questo libro è un vero trionfo alla gioia e alla verità che è sempre stata loro negata, ma non vi rivelo altro per evitare spoiler vari.
Vi basti sapere che questo libro è assolutamente da leggere non solo per curiosità di proseguire un progetto già iniziato, ma per la straordinaria storia e lezione che ogni personaggio lascia al lettore, per l’avventura, l’azione, per il mistero, per conoscere cattivi ancora più cattivi di Valentine, per apprezzare l’amore, ma anche per dare un senso vero all’amicizia. Tutto questo merita sicuramente un bel 4.5.

IL MIO VOTO:

2 commenti:

  1. Aiuto! Non so come sia riuscita a resistere dal leggerli! Se non avessi mille cose da fare mi sa che li avrei già letti tutti!!! Jace *__* Non vedo l'oraaaaa!!!
    Come sempre ottima recensione!!!

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    1. Ti ringrazio :) a questa saga sono particolarmente affezionata proprio per via di Jace :3 è troppo perfetto *-* poi ti confesso che da qui in poi devo procedere anche io nel mondo degli shadowhunter!

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